Monitoraggio Dell’uso Terapeutico Della Cannabis Presso L’ISNB: Indicazioni

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Le infiorescenze di cannabis light a Roma sono coltivate naturalmente e sono al 100% biologiche e con un contenuto di CDB che varia a seconda della tipologia. Il D.P.R. 309/1990 considera foglie, inflorescenze, olio e resina della Cannabis sostanze stupefacenti sottoposte al controllo del Ministero della Salute, come indicato dal combinato disposto dalla tabella II e dall'art.13 del decreto, e non contempla alcun valore discriminante di contenuto di THC per la Cannabis o per parti della pianta. Per tali motivi l’Associazione sulla base degli impegni presi con l’Agenda della Sclerosi Multipla 2020, in data 1 luglio 2016 è stata ascoltata in un'audizione delle Commissioni riunite di Giustizia e Affari sociali. Nel primo caso, gli effetti di entrambe le droghe sono approssimativamente equivalenti alla somma degli effetti delle due sostanze insieme. Marola, oltre alla lotta di chi ha sempre chiesto una regolamentazione chiara del settore, spiega quelli che secondo lui sono stati i due fattori che potrebbero spingere il governo a approvare l’emendamento: "Innanzi tutto, la sentenza di alcuni mesi fa del Tar del Lazio, che ha confermato che la pianta di canapa può essere coltivata e commercializzata anche per quanto riguarda il fiore e le foglie, purché naturalmente rispetti il limite dello 0,5% di Thc sul totale - spiega Marola - e oltre a questo il fatto che fino a ora nessun processo contro chi ha venduto o prodotto cannabis light è finito con una condanna".



Tali deficit sono per la maggior parte reversibili attraverso un’astinenza prolungata nel tempo. 2, comma 1) e della filiera della canapa (Cannabis sativa L.) per quelle varietà ammesse - iscritte nel Catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole - che non rientrano nell'ambito di applicazione del testo unico D.P.R. Sebbene la marijuana terapeutica possa essere prescritta da un medico in molti Paesi, il suo utilizzo rimane piuttosto limitato, poiché alcuni Paesi importano piccole quantità di prodotti medici disponibili o non dispongono di un programma per il loro approvvigionamento. La circolare citata interviene su un tema molto "caldo" considerato che, da un paio di anni, si è diffuso il fenomeno della vendita di prodotti di vario tipo contenenti derivati dalla varietà Cannabis sativa L. (c.d. Esclusa la vendita agli under 18, la commercializzazione sarebbe limitata alle "rivendite di generi di monopolio", i tabaccai, o ai punti di vendita specializzati con patentino per la vendita di generi di monopolio (analogamente a quanto previsto già per i negozi di sigarette elettroniche). L’emendamento, inoltre, stabilisce il divieto di vendita a distanza, nei distributori automatici e di pubblicità, per la cannabis light e anche per le sostanza liquide, con o senza nicotina, per alimentare le sigarette elettroniche e delle nicotine pouches (il tabacco in bustine che si mette in bocca).



Potrete scegliere tra le migliori genetiche quelle da acquistare sia nei nostri punti vendita a Roma che al nostro shop di vendita di cannabis light online. Se tutto va bene, nei primi mesi del prossimo anno ci sarà la sentenza" spiega Marolo. "È il passo, seppur il più restrittivo possibile, che aspettiamo dal 2017, da quando chiediamo regole certe per un settore condizionato da un grosso vuoto normativo", spiega al Salvagente Luca Marola, creatore di EasyJoint, catena di rivendita di cannabis light, messa in piedi all’interno di quel vuoto e che ha costretto lo stesso Marola a un processo per vendita di sostanze stupefacenti, che non si è ancora concluso: "Le indagini iniziarono nel 2019, il processo a novembre dello scorso anno. Il primo orientamento (restrittivo) è riassunto dalla seguente massima: "la liceità della cannabis è circoscritta alla sua coltivazione e alla destinazione dei prodotti coltivati entro l'alveo delle previsioni esplicite contenute nella legge n. 242 del 2016. Le disposizioni di questa legge che consentono, a certe condizioni, la coltivazione di cannabis sono ritenute norma eccezionale e sicuramente non estensibili analogicamente alle altre condotte disciplinate dal Decreto del presidente della Repubblica n. 309/90 tra le quali la vendita e la detenzione per il commercio. Da questo assunto, si conclude che la presenza di un principio attivo sino allo 0,6% è consentita solo per i coltivatori non anche per chi commerci i prodotti derivati dalla cannabis".



Per quanto riguarda i prodotti alimentari, la L. 242/2016 prevede, ai sensi dell'art. Tuttavia, l'art. 26 consente la coltivazione di canapa esclusivamente per la produzione di fibre o per altri usi industriali mentre vieta la coltivazione delle piante comprese nelle tabelle I e II di cui all'articolo 14, salvo munirsi dell'autorizzazione del Ministero della sanità, ai senso dell'art. Da quanto scrive l’Ansa, Ganja Hash 420 a partire dall’anticipazione di Repubblica, "È stato ritirato, secondo quanto si apprende, l’emendamento del governo alla delega fiscale, depositato ieri in commissione Finanze della Camera, che prevedeva una stretta sulla canapa coltivata da usare per prodotti da fumo o inalazione, che prevedeva tra l’altro l’istituzione di un regime di tassazione, un regime autorizzatorio per la commercializzazione e il divieto di vendita ai minorenni". Dopo il boom dei negozi che vendono canapa legale, anche a Roma sono stati aperti vari punti vendita in tutta la città. In altre parole e senza titubanze, questi negozi andrebbero chiusi e vietata qualsiasi pubblicità diretta o indiretta che possa in qualche maniera anche solo "ammiccare" all’uso di sostanze stupefacenti e al loro acquisto.

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