Scientia - Vol. VII On The Use Of The Differential Calculus In Economics

De Wikifliping


Nel tardo ‘800, la cannabis era usata per la terapia dell’asma bronchiale. La marijuana in passato era utilizzata come farmaco per fabbricare la carta e produrre ebbrezza. Per tirare dal BONG è necessario aspirare a polmoni pieni dall’imboccatura superiore in modo che il fumo salga attraverso la camera d’aria, dopo essere passato attraverso l’acqua sul fondo. Sono stati segnalati il potenziale carcinogeno del fumo di marijuana, le alterazioni cromosomiche e del DNA in polmoni espiantati. Pertanto, nell’anamnesi bisogna chiedere anche come sono fumate le sostanze. Interstitial Lung Disease (ILD) 10. Anche noi abbiamo osservato ILD, ma in uomini assuntori di marijuana nei quali, peraltro, abbiamo trovato, a quanto ci è dato di sapere, per la prima volta nella letteratura medica internazionale, il THC nel BAL di 6 soggetti analizzati su 15 (43%). Alla luce di tale ritrovamento, pertanto, oltre che nelle urine, nel sangue e nel capello, la droga si può ricercare, ed è ritrovabile, anche nel polmone 11. Tuttavia, questo non è un punto di arrivo ma di partenza, perché apre il percorso allo studio dei meccanismi eziopatogenetici, allargando gli orizzonti per registrare casistiche più numerose.



Tuttavia, il THC è una sostanza irritante, come dimostra l’insorgenza di tosse in soggetti sani ed il severo broncospasmo in asmatici, dopo inalazione di radio-aerosol di delta-9-THC sintetico puro. 20 in una metanalisi sistemica evidenziano broncodilatazione dopo inalazione di marijuana: incremento del FEV1 di 0,15-0,25 L e del PEF, quale test spirometrico con broncodilatazione. In particolare, nel gruppo di fumatori di tabacco si assiste ad una riduzione di FEV1 ed FVC, con una relazione dose-risposta lineare; nei fumatori di marijuana emerge una relazione non lineare: per bassi livelli di esposizione (fino a 7 joint/year di esposizione nella vita) si ha aumento di FEV1 ed FVC, a maggiori livelli emerge riduzione del FEV1. Jonson et al. descrivono 4 giovani uomini, con esposizione significativa alla marijuana, bassa esposizione al tabacco con grande bolla polmonare 12. Hii et al. I BONG sono progettati per raffreddare il fumo prima di essere inalato e per raccogliere nella camera d’aria una grande quantità di fumo da aspirare velocemente. È stato osservato, invece, che l’instillazione endobronchiale di paraquat nel coniglio, in quantità inferiore a quella contenuta in una sigaretta di marijuana, provoca focolai di fibrosi polmonare. I risultati della "Indagine di popolazione scolastica 15-19 anni sul consumo di sostanze psicotrope (SPS- ITA) - Dati 2014" mostrano che circa 690.000 studenti fra i 15 ed i 19 anni hanno fatto uso di sostanze almeno una volta negli ultimi 12 mesi e che, di questi, il 76,5% ha assunto cannabis 2. "Cannabis" o "spinello" o "paglia" o "joint" o "torcia" sono termini diversi per indicare una sigaretta di tabacco adulterata con la marijuana.



8 su 13 (62%) fumatori abituali di marijuana 14. Fumatori abituali di marijuana sono definiti i consumatori di oltre 100 joint nel corso della vita e di almeno uno nel mese che precede l’osservazione clinica 5. Feldman et al. I dati mostrano una tendenza opposta per la marijuana, con la percezione del danno in diminuzione man mano che sempre più stati ne legalizzano l’uso e sempre più persone si considerano consumatori attivi. A carico dei macrofagi alveolari è stato osservato un danno del DNA e delle colture di cellule polmonari prolungatamente esposte alla sostanza, nonché modificazioni genetiche con evoluzione in tre, sei mesi in senso maligno. Si tratta di clausole di esclusione della responsabilità che riguardano il solo coltivatore, che realizza le colture di cui alla L. n. 20-25% all’80% delle colture attuali clandestine. Rilassa. E sostituisce altri tipi di farmaci, molto diffusi e molto presenti sul mercato delle pillole, che servono proprio a controllare l’ansia. Benzopirene e benzoantracene sono presenti nella marijuana, in concentrazione maggiore di quella del fumo di tabacco. 19 sono i primi a dimostrare un miglioramento della funzione respiratoria, ascrivibile all’effetto broncodilatante acuto indotto dal THC.



I primi sono localizzati prevalentemente nel SNC generando gli effetti psicotropi, i secondi sulle cellule del sistema immunitario mediando gli effetti immunologici. Questi, negli assuntori di marijuana, sono assimilabili a quelli presenti nei fumatori di tabacco di 10 anni più anziani. La marijuana (detta anche "erba" o "mariagiovanna", "takrouri" in Tunisia, "kif" in Algeria e Marocco e "kabak" in Turchia) contiene circa 60 componenti attivi, fra cui i più importanti sono il delta-9-Tetraidrocannabinolo (delta-9-THC), il Cannabidiolo (CBD), il Cannabinolo (CBN), 61 cannabinoidi 2, e più di 350 componenti simili a quelli presenti nel fumo di tabacco, ma in quantità superiore per cui si calcola che uno spinello corrisponde a 14-16 sigarette di tabacco con filtro ed a 4-5 sigarette, quanto a contenuto di catrame. Più raramente a seguito dell'uso cronico di quantità molto elevate può comparire nausea di grave entità, tanto da richiedere ospedalizzazione. La canapa light Sativa, invece, è molto meno soporifera: rilassa ma al tempo stesso rende la mente attiva, funzionando quasi come un energizzante. Molto meglio, allora partire dai fatti, anzi da un fatto fondamentale: in Italia la vendita cannabis light della cannabis light è legale dal 2016, e ciò in virtù di una legge (numero 242) pienamente in vigore.